The Who, follia e genialità: 72 anni fa nasceva Keith Moon
Secondo solo a John Bonham, uno dei più grandi batteristi della storia.
Nasceva 72 anni fa Keith John Moon, il 23 agosto del 1946 a Londra.
Giovanissimo iniziò a suonare la batteria, come autodidatta: infatti pare non sapesse né leggere né scrivere la musica, si dice che avrebbe imparato a suonare ascoltando i dischi dei giganti della batteria jazz come Gene Krupa e Buddy Rich.
Dopo l’esperienza con i Beachcomber, genere Surf rock, il suo primo gruppo, entrò negli Who appena 17enne nella prima metà degli anni sessanta, sostituendo l’uscente Doug Sandom. Nel 1970 un episodio condizionò la sua vita. Moon infatti uccise involontariamente il suo autista e assistente personale, Neil Boland, investendolo con la sua Bentley, nel tentativo di sfuggire a un gruppo di teppisti. Assieme alla dipendenza da alcool e droga, ne rimase logorato dal punto di vista psicologico.
Lo sregolato stile di vita di Moon iniziò presto ad avere ripercussioni sulla sua salute e sulla sua professionalità come musicista. Episodio eclatante nel 1967, quando Moon compì l’atto distruttivo forse più celebre della sua vita nell’hotel Holiday Inn di Flint, nel Michigan. Secondo il libro Local DJ, a Rock & Roll History, la band si stava esibendo nella zona come gruppo d’apertura in un concerto degli Herman’s Hermits. Dopo lo show, si tenne un party per celebrare il 21esimo compleanno di Moon. Già abbondantemente “alterato”, Moon iniziò la festa gettando un candelotto di dinamite nella tazza del gabinetto della sua stanza facendolo esplodere in mille pezzi.
Nel 2011 è stato classificato secondo, dietro a John Bonham, nella classifica dei migliori batteristi di tutti i tempi redatta dai lettori della rivista Rolling Stone, a quasi 35 anni dalla sua morte.
Il 7 settembre 1978, dopo aver trascorso la serata con Paul McCartney e sua moglie Linda, ritornò a casa con la sua fidanzata, Annette Walter-Lax, e prese una quantità eccessiva di pastiglie di clometiazolo prescritte nella sua terapia contro la tossicodipendenza. Iniziò a vedere a letto il film L’abominevole dottor Phibes, chiese ad Annette di cucinargli una bistecca e delle uova e poco dopo morì nel sonno quella stessa notte, all’età di trentadue anni.
